2008, Castello di Padernello, Borgo S.Giacomo (BS) L’opera non si propone per la sua utilità (anche se permette di attraversare la roggia) né per un vantaggio economico, bensì per essere “forma che rivela”. Essa apre uno spazio in cui l’uomo può accedere al colloquio con la natura offrendosi come punto che dischiude un altro ambito: quello contemplativo. Il ponte è in costante colloquio con il tempo, che tinge i giorni e le stagioni di mutevoli umori. Video prodotto dalla Fondazione Castello di Padernello
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