Azione campagne lodigiane
1975, Lodi
Con questa installazione si propone “essenzialmente” di trovare una modalità più autentica di dialogo con il pubblico e si concentra, non casualmente, su di un filare di alberi. E’ come se tra gli anni 70 e gli anni 80, Mauri andasse alla ricerca di una sorta di ingiustizia originaria, qualcosa di simile ad un errore iniziale, dal quale sono scaturite le disuguaglianze e la sopraffazione, ed individuasse nella natura, la vittima del primo e letale abuso. Come non intravedere in tutto ciò il profilo di quell’artista refrattario alle logiche elitarie del sistema espositivo e sensibile ai risvolti antropologici della natura che si delineerà in modo compiuto un decennio più tardi.